A tavola

Mangiare sano per vivere meglio e aiutare il Pianeta


Tessa Gelisio, alimentazione

Mangiare sano non solo per vivere meglio, ma anche e soprattutto per aiutare il Pianeta. Non è di certo un segreto: la cucina è una delle mie più grandi passioni, amo sperimentare ai fornelli e provare ingredienti sempre nuovi. Ma cucinare non vuol dire soltanto preparare dei gustosi manicaretti, è anche una delle principali modalità con cui possiamo prenderci cura del nostro corpo e dell’ambiente.

Forse non tutti ne sono al corrente, ma già dalla scelta degli ingredienti possiamo influire positivamente sia sul nostro benessere che su quello della Terra. Tanto che negli ultimi anni si parla sempre più di frequente del ruolo della dieta nel proteggere il clima, oltre che la salute, tornando a pratiche più naturali di produzione, a basso consumo di risorse idriche e capaci di rigenerare il terreno anziché depauperarlo. Ho quindi deciso di raccogliere per voi alcuni dei trend che mi stanno più incuriosendo negli ultimi mesi, sia per la loro efficacia in termini di riduzione delle emissioni che, ovviamente, per la bontà dei loro ingredienti.

Mangiare sano e a basso impatto? Ecco la dieta dei climatariani

Mangiare sano, verdura da orto

Come ho già accennato, tra alimentazione e protezione ambientale vi è un fittissimo legame. Lo dimostrano le più diffuse abitudini di dieta che, per quanto molto gettonate, sono ben poco sostenibili: l’abuso di carni rosse, il consumo sempre più frequente di pietanze esotiche, l’uso di oli vegetali tutt’altro che amici dell’ambiente come quello di palma. Per far spazio agli allevamenti intensivi, oppure alle coltivazione della palma da olio, si deforestano ogni anno migliaia di ettari di foresta. E questo ha un impatto davvero negativo sulle capacità del Pianeta di limitare l’aumento dell’anidride carbonica presente in atmosfera, uno dei principali gas climalteranti.

Proprio per cercare di opporsi a questo trend alimentare negativo, negli ultimi anni è nata una nuova filosofia: quella della dieta dei climatariani. Il termine è stato coniato nel 2015 dal New York Times, per identificare una nuova tendenza alimentare che, oltre a puntare sul benessere, mette al centro la conservazione dell’ambiente. Ma in cosa consiste questa dieta?

  • Scegliere prodotti sempre a chilometro zero, per limitare le emissioni dovute ai trasporti;
  • Prediligere verdure e ortaggi da coltivazione biologica o rigenerativa, evitando l’agricoltura intensiva;
  • Acquistare cibi sfusi per ridurre l’inquinamento da packaging;
  • Rispettare le stagionalità;
  • Rinunciare al consumo di carni rosse e prodotti di derivazione animale provenienti da allevamenti intensivi.

Dei principi facili da seguire e accessibili a tutti, che ci permettono di ridurre sensibilmente le emissioni legate alle nostre abitudini alimentari e, al contempo, rinforzare il nostro organismo!

Alimentazione più sostenibile: lo zero-waste è il futuro

Alimentazione sostenibile, scarti

Basta sprechi in cucina. È questo l’obiettivo che dobbiamo porci se vogliamo rendere le nostre necessità alimentari meno impattanti sull’ambiente, perché ad oggi lo spreco alimentare raggiunge quote davvero preoccupanti. Basti pensare che ogni italiano getta ogni anno per 67 chilogrammi di cibo ancora perfettamente commestibile. Ma come fare? Sposando la filosofia “zero-waste”.

E farlo è molto semplice, è sufficiente farsi guidare dall’ingegno e dalla creatività per ricavare delle gustose ricette anche da quello che, erroneamente, siamo soliti considerare uno scarto. Qualche idea?

  • Recuperiamo le bucce di frutta e verdura, perché ricche di nutrienti preziosi e di sali minerali indispensabili per l’organismo. Con quella di barbabietole e carote possiamo ottenere dei gustosi snack fritti, mentre forse non tutti sanno che quella della cipolla può essere utilizzata come prezioso dado vegetale. Le idee sono tantissime: dal recupero per farne estratti o centrifugati o essiccarle per profumare ambienti e armadi;
  • Nei gambi sono conservati dei micronutrienti preziosi, per questo non dobbiamo gettarli. I ciuffi delle carote sono ad esempio ricchi di vitamina C, le foglie più esterne del carciofo possono essere riutilizzate per preparare delle gustose vellutate, dai gambi degli asparagi possiamo ricavare una gustosissima crema. Le possibilità sono davvero le più disparate;
  • Riutilizziamo gli scarti non commestibili per altri scopi, per non sprecare davvero nulla. Ad esempio, sapete che i fondi del caffè sono perfetti per rimuovere le incrostazioni dalle pentole, per creare delle maschere rigeneranti per il viso oppure per fertilizzare il terriccio delle piante ornamentali?

E riducendo i nostri sprechi, non faremo un favore soltanto al Pianeta ma anche al nostro portafoglio. Cosa c’è di meglio?

Mangiar sano con i piatti vegani che piacciono a tutti

Tessa Gelisio, ricette vegane

Per quanto le diete vegetariana e vegana stiano ottenendo sempre più successo negli ultimi anni, non tutti sono pronti a dire completamente addio agli ingredienti di origine animale e ai loro derivati. Ogni tanto è però utile concederci qualche giorno di cucina rigorosamente vegetale, sia per aiutare l’organismo a depurarsi che per ridurre il nostro peso sull’ambiente. Purché si scelgano ortaggi e verdure da coltivazioni a basso impatto come quella biologica o rigenerativa. Ma quali sono le preparazioni che piacciono davvero a tutti?

  • Crema di zucca con cavolo nero: un piatto ricco di gusto, corroborante, che mette l’acquolina solo a guardarlo. Il sapore intenso della zucca si mescola alla perfezione con quello del cavolo nero, per un piatto peraltro ricco di antiossidanti;
  • Batate e broccoli al forno: piatto perfetto per le stagioni più fredde, ma anche per recuperare sali minerali ed energia in quelle più calde, abbina perfettamente la dolcezza della batata con le vitamine e i sali minerali del broccolo. E con un pizzico di peperoncino, fa bene anche a cuore e arterie;
  • Seitan con broccoli e funghi: l’autunno non è ormai troppo lontano e presto potremo di nuovo gustare i funghi, degli ingredienti dalle proprietà benefiche incredibili. E perché allora non abbinarli al seitan e sempre ai broccoli, per aumentarne i benefici? Un piatto ricco, a bassissimo apporto di grassi e colesterolo;
  • Minestra di verdure e fagioli: sempre in vista dell’autunno, e del grande raccolto finale che faremo dai nostri orti, una ricetta vegana ricca di gusto, principi nutritivi e tanta salute. Merito delle vitamine e dei sali minerali di cipolla, coste, broccoli, cavolfiore, broccoli e fagioli borlotti. E ha anche un effetti depurativo, grazie al buon apporto di fibre;
  • Mandorle pralinate: per finire un dolce, facile da preparare e ricco di vitamine E, antiossidanti e grassi buoni. Basta un po’ di zucchero, un pizzico di cannella e il gioco è fatto.

Ma come preparare queste ricette? Basta seguire i passaggi che ho illustrato in questo articolo.

Il latte vegetale? Un’esperienza da provare per mangiare sano

Mangiare sano, latte vegetale

Negli ultimi anni, i latti di origine vegetale stanno conquistando sempre più consumatori. Sia perché valida alternativa all’ormai molto frequente intolleranza al lattosio, ma anche perché gustosi, leggeri e ricchi di grassi buoni. Fra i tanti che ho provato, il latte d’avena è una delle varietà che mi ha più colpito.

Oltre al gusto piacevole, questa bevanda vegetale ha delle caratteristiche davvero utili per l’organismo e può, così, diventare una vera e propria colonna del nostro mangiare sano quotidiano. Ma quali sono queste proprietà?

  • Aiuta la regolarità intestinale: grazie al suo ottimo apporto in fibre, sia solubili che insolubili, il latte d’avena aiuta a regolarizzare il transito intestinale. Tanto gusto e addio al gonfiore;
  • Previene le malattie cardiovascolari: le fibre dell’avena aiutano a limitare l’assorbimento degli zuccheri, riducendo così il rischio di sviluppare patologie anche gravi come il diabete di tipo 2. Ancora, sali minerali e vitamine aiutano a rafforzare le pareti di vene e arterie;

È perfetto per gli intolleranti: il latte d’avena non è solo utile a coloro che sono intolleranti al lattosio, ma anche a chi soffre di intolleranza al glutine.

Gli insostenibili a tavola: ancora con il foie gras?

Foie gras

Non basta però mangiare sano e sposare diete più amiche del Pianeta, dobbiamo anche opporci agli ingredienti ormai insostenibili – sia dal punto di vista ambientale che etico – a tavola. Ad esempio, non potete immaginare il mio sgomento nell’apprendere del recente “ritorno” del foie gras, un alimento che dovrebbe essere invece vietato ovunque.

Può sembrare una follia eppure, dopo anni di battaglie, nell’ultimo biennio il fegato d’oca è tornato di gran moda in diversi ristoranti stellati, come simbolo di una cucina ricercata e sempre sulla cresta dell’onda. Ma forse non tutti i clienti sanno come questa pietanza viene ottenuta: le oche vengono alimentate a forza, con dei tubi infilati nei loro esofagi, affinché il loro fegato possa ingrossarsi in breve tempo. In Italia è vietato produrlo dal 2007, mentre dal 2015 molti supermercati si sono rifiutati di venderlo, Oggi è però tornato a vele spiegate a essere uno status symbol della cucina di lusso.

Peccato che non sia etico, né sostenibile per l’ambiente: proprio in tempi così difficili, tra pandemie e cambiamenti climatici, riproporre questo alimento lascia a dir poco sgomenti. Ma siamo noi consumatori ad avere l’ultima parola. Non bisogna mai comprarlo, perché al crollo della domanda crollerà, di conseguenza, anche la produzione.

Bastano davvero pochi sforzi per mangiare sano e ridurre il proprio impatto ambientale a tavola. E spesso la scelta è tanto facile quanto rinunciare a un alimento considerato di lusso, come appunto il foie gras. Ritorniamo alla natura, con un’alimentazione perlopiù vegetale, a chilometro zero, di stagione, bio e senza spreco, scegliendo pietanze sostenibili e a basse necessità idriche: il Pianeta ci ringrazierà!

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3 Comments

  • Reply
    Giulia Lombardo
    19 Agosto 2022 at 14:00

    La mia dieta è prettamente vegetariana, con rare incursioni nel mondo del pesce ,a viste le caratteristiche dei climatariani diciamo che la dieta si avicina molto a qella descritta.

  • Reply
    Giulia Lombardo
    19 Agosto 2022 at 14:00

    La mia dieta è prettamente vegetariana, con rare incursioni nel mondo del pesce ,a viste le caratteristiche dei climatariani diciamo che la dieta si avicina molto a qella descritta. Anche chi on rinuncia ala caren dovrebbe provare almeno a diminuirne il consumo,

    • Reply
      Tessa Gelisio
      24 Agosto 2022 at 18:41

      concordo al 100% !

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